A Trieste il vento dell’innovazione soffia forte


Con 60 startup registrate e un indice del 5,63%, dopo Trento e Milano, Trieste è la terza città italiana per densità provinciale, nel rapporto cioè tra nuove società di capitali attive nella provincia e aziende innovative (dati al 31 aprile 2022 del registro delle imprese a cura di Mise/Unioncamere). Nel capoluogo si concentra circa il 23% delle startup del Friuli Venezia Giulia. La regione è al terzo posto nella classifica nazionale (dopo Trentino Alto Adige e Lombardia) dei territori con la più elevata incidenza di startup innovative con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo. Le 264 startup attive in Friuli Venezia Giulia, secondo il Regional Innovation Index 2021 della Commissione Europea, operano nello sviluppo di software e consulenza informatica (35,9%), industria e artigianato (29%), servizi di informazione, ricerca scientifica e sviluppo (10,5%), commercio e turismo (1,6%). Oltre agli incubatori basati a Trieste, gli incubatori certificati presenti in Friuli Venezia Giulia sono Friuli Innovazione a Udine e Polo Tecnologico Alto Adriatico a Pordenone.

Il capoluogo giuliano, da parte sua, ospita due incubatori certificati: Innovation Factory presso Area Science Park e Bic incubatori Fvg (47 società incubate nei settori Ict, salute, tecnologie marittime, cultura e turismo). Area Science Park è un Ente Nazionale di Ricerca (nel 2018 ha festeggiato i primi quarant’anni di attività), che comprende un parco scientifico e tecnologico, che a sua volta include due campus nei quali lavorano 2.700 persone e che ospita oltre 70 fra aziende e centri di ricerca. In Area Science Park attualmente risultano incubate 17 startup. Nel periodo 2008-2021 ne sono passate 59, per un totale di 11 milioni di euro investiti. La struttura punta a valorizzare idee imprenditoriali in settori come Ict e trasformazione digitale, scienze della vita, industrie culturali e creative ed economia circolare. Fin qui i numeri.

“Riceviamo ogni anno numerose proposte progettuali, che selezioniamo analizzando in particolare la solidità e le competenze del team di impresa, la corrispondenza del prodotto e servizio proposto con l’interesse del mercato, l’innovatività della soluzione e la sostenibilità del modello di business” spiega a proposito della selezione delle startup Roberto Pillon, New Ventures Development Advisor at Area Science Park.
Da segnalare anche la Sissa – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, anch’essa basata a Trieste, che “supporta i suoi scienziati e dottorandi che desiderano trasformare i loro risultati di ricerca in iniziative commerciali”. Al momento sono 8 le startup e gli spin-off collegati alla struttura. Tra le startup della Sissa, che hanno sede nell’Area Science Park di Trieste, c’è Aindo. Fondata nel 2018 da un gruppo di ricercatori tra i maggiori esperti mondiali di generazione di dati sintetici, Aindo è attiva nel mercato dell’Intelligenza Artificiale e trasforma tecnologie accademiche di frontiera in prodotti industriali, ponendosi come ponte tra la ricerca scientifica e il mercato.

In evidenza anche PicoSaTs, startup che sviluppa e produce piccoli satelliti con l’ausilio di stampati in 3D, modulari e in materiale plastico. PicoSaTs vuole rendere l’accesso allo spazio più rapido ed economico. L’idea ruota attorno a un sistema composto da “picosatelliti” e piccole antenne direttive in grado di trasmettere dati a velocità molto elevate. Questi sistemi aprono una nuova finestra per l’osservazione della Terra, con applicazioni che vanno dalla sicurezza all’agricoltura.
Ulisse BioMed è una healthcare biotech company, con sede a Udine, attiva nei settori della diagnostica, della teranostica [integrazione di diagnosi e terapia attraverso l’uso delle nanotecnologie ndr.] e della terapeutica. La startup è frutto di anni di ricerche svolte in Area Science Park da un team di giovani ricercatori tutti under 35, guidati da due biologi molecolari, Bruna Marini e Rudy Ippodrino, che dopo un corso di perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nel 2015, hanno costituito l’azienda. Nel 2019 la società ha portato in farmacia il primo kit diagnostico al mondo in grado di rilevare, grazie a un autoprelievo fatto in casa, il Papilloma virus.

Startup nata nel 2008 in Area Science Park, Amped Software sviluppa tecnologie per l’analisi, il miglioramento e l’autenticazione di immagini e video per applicazioni forensi, di sicurezza e investigative. I suoi prodotti sono usati da forze dell’ordine, agenzie governative, laboratori forensi e specialisti della sicurezza in oltre 80 Paesi in tutto il mondo.
Modefinance è infine una società dalla doppia anima tecnologica e finanziaria, specializzata nella valutazione del merito creditizio di aziende e banche, e nello sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale per l’analisi e la gestione del rischio di credito. Sempre in attivo dalla sua fondazione nel 2009, Modefinance ha registrato un trend di crescita costante: +50% di Cagr [tasso annuo di crescita composto ndr.] dal 2014.

Fonte: Italian.Tech

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